Oggi per la priima volta si incontreranno "de visu" i padri fondatori della Protesi Vocale Perenne. Convergeranno davarie parti del mondo a Roma e, per un destino beffardo, nello stesso luogo dove si trova la casa natale di Enrico Fermi. Si potrebbe azzardare che oggi diamo inizio a un progetto "esplosivo" anche se speriamo che non faccia altrettante vittime dell' invenzione di Fermi.
Riassumo il principio per cui oggi cerchiamo di formalizzare il progetto in ogni sua specifica, tecnica, filosofica, grafica. Pensiamo che oramai l' umanità intera sia dotata di un' inetrfaccia inorganica perfettamente e idealmente inserita nel proprio apparato relazionale. Questa protesi emozionale ce l' hanno tutti, dal presidente degli Stati Uniti all' aborigeno australiano, passando per ogni periferia, borgata, slum (forse qui meno...). La stessa protesi ce l' hanno inserita quelli che abitano i palazzo del potere, ogni uogo di delizie, tristezze, paranoie o saggezze.
Troviamo sia molto più razionale portare l' umanità ad accedere alla rete attraverso quello che già ha addosso, ancora prima di pensare devices più raffinate per scrivere, inviare dati ,trasmettere multimedia.
Un telefono e sei in rete, esisti e persisti oltre il logorio dell' evanescenza. Chiunque può parlare e dire quello che reputa importante, saggio, futile o utile a rendere epici attimi della sua esistenza. Noi ci diamo da fare perchè tutto venga messo ben bene in ordine.
Troviamo sia molto più razionale portare l' umanità ad accedere alla rete attraverso quello che già ha addosso, ancora prima di pensare devices più raffinate per scrivere, inviare dati ,trasmettere multimedia.
Un telefono e sei in rete, esisti e persisti oltre il logorio dell' evanescenza. Chiunque può parlare e dire quello che reputa importante, saggio, futile o utile a rendere epici attimi della sua esistenza. Noi ci diamo da fare perchè tutto venga messo ben bene in ordine.
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